Organized Stalking and Mind control - The hidden evil by Mark Rich

Stalking organizzato e controllo mentale – Nascosto sotto agli occhi di tutti

Una volta che si è a conoscenza di queste tattiche per portare avanti attacchi borderline/subliminali, sono facili da scoprire.

Così, invece di usare un attacco palese e diretto contro una persona completamente sana, attaccano di solito di nascosto, usando per le loro vessazioni eventi esistenti che occorrono normalmente aumentandone la frequenza. Di solito anche le molestie vengono fatte sotto copertura. Tuttavia, è probabilmente una rarità statistica per alcune di queste scene di verificarsi così spesso. Gli stalkers nascondono gran parte delle loro molestie usando una semplice formula.

Da quello che ho potuto constatare le formule base sono:

  • La frequenza: descrive quanto spesso un evento accada. Riguarda anche il numero di atti durante un singolo evento.
  • Durata: riguarda la lunghezza di un singolo evento. Riguarda anche la natura delle molestie che sono continue e non finiscono mai.
  • Intensità: l’amplificazione degli atti come fare rumore, la vista, l’affollamento, eccetera all’interno di un evento.

Un esempio potrebbe essere quello in cui gli stalkers sbattono la porta dell’auto:
Un vicino di casa arriva e altri due escono. Quando gli stalkers si avvicinano ai propri veicoli vi è la ripetuta apertura e chiusura di porte e bauli, allarmi che si spengono o il segnale acustico dell’allarme viene attivato. Questi disturbi provengono dalle zone circostanti la vostra casa. Questo può accadere simultaneamente o in successione uno dopo l’altro.

L’evento è andato avanti per 5 minuti; per un lasso di tempo più lungo del solito (la durata). Oltre al fatto che questi “normali” eventi durano di più anche la frequenza in cui occorrono viene aumentata (frequenza).

Vengono più volte sbattute le porte e i bauli delle automobili, anche se si tratta di un singolo individuo. Questo evento si verifica più volte nel corso della giornata (frequenza). Ogni singolo atto di stalking organizzato – sbattere le porte e il baule – viene amplificato sbattendo deliberatamente con forza così da produrre un più forte rumore del normale (intensità).

L’evento era più forte (ha prodotto un rumore più intenso), conteneva più azioni (più atti) ed è durato più a lungo del normale e così facendo hanno svolto un attacco segreto. Anche se un singolo individuo sta arrivando/partendo, la pratica standard sembra essere sbattere ripetutamente il baule, la porta anteriore e posteriore.

Il tutto viene sincronizzato con l’attività della vittima, come ad esempio l’arrivo o la partenza. L’evento può anche essere parte di una campagna di rumore (Noise Campaign) che consistente in un’alterazione di altri tipi di rumore. Questa formula di base viene usata con molte delle tattiche descritte in questo capitolo. La formula della frequenza e della durata viene utilizzata anche nel Mobbing.

Oltre all’uso eccessivo di una tattica individuale, queste tattiche vengono combinate e utilizzate ininterrottamente, fatto che ne amplifica la potenza complessiva.

Stalking organizzato e controllo mentale – Protocollo di base

C’è un protocollo di base usato in ogni nazione della NATO con il quale cominciano le operazioni di stalking organizzato.

Iniziano con la sorveglianza illegale degli obiettivi, il monitoraggio della loro vita privata e violando il loro domicilio. Questo viene fatto in modo da catalogare i tratti della loro personalità.

“C’è un protocollo di base con il quale gli stalkers iniziano”, afferma McKinney, “ma il TI (Targeted Individual) contribuisce alla modifica.”

Dopo che le vittime sono scelte per le fasi preliminari delle molestie, iniziano con gang stalking organizzato vero e proprio, che McKinney descrive come parte di un “processo di ammorbidimento.”

Dopo un periodo di sorveglianza e stalking organizzato, vengono introdotte le armi non letali (NLW). Le “molestie elettroniche” (electronic harassment) aumentano gradualmente fino a condizioni estreme. Questo modello viene usato in tutti i paesi della NATO.

Dr. Munzert parla fondamentalmente dello stesso modello, che descrive come una “strategia a doppio taglio”.

“Di solito viene usata la stessa procedura”, afferma, “ma con variazioni individuali.”

“Una parte consiste nell’attaccare le vittime con armi a microonde (armi ad energia diretta)” e l’altra parte della strategia, dice, “è quella di cercare di fare passare i TI’s come pazzi.”

Ha descritto l’efficacia di questo approccio come con la parola “imbattibile”, e rivela che questo è essenzialmente ciò che la Stasi faceva contro i propri obiettivi.

Parte di questo protocollo sembra includere elementi della Programmazione Neuro-Linguistica (PNL), che è un tipo di controllo mentale utilizzato dagli esperti della modifica comportamentale. La PNL sarà trattata in modo più dettagliato a breve.

Alcune delle tattiche che spiegherò in seguito vengono chiamate: Street Theatre (teatri di strada), molestie tramite scenette o eventi creati in modo artificiale. Ci sono diversi tipi di tattiche di molestie, come il bloccare, attorniare o affollare la località in cui si trova la vittima. O stalkers che si avvicinano alla vittima in modo da essere sentiti per poi inscenare conversazioni che contengono informazioni sulla vita personale e intima del bersaglio ottenute con la sorveglianza illegale.

Presumibilmente, agli informatori civili viene detto che ciò viene fatto per fare capire alle vittime che vengono osservate. Ciò può accadere in qualsiasi luogo pubblico. Questo non è un elenco completo delle tattiche ma ne include alcune delle più comuni che sono state segnalate.

Alcune di queste tattiche suonerà folle perché sono deliberatamente progettate per far sembrare chi ne parla un malato affetto da un qualche disturbo mentale.

Sono state sicuramente create da esperti nelle scienze comportamentali. Inoltre, le persone possono essere emotivamente frustrate o sentirsi impotenti, come anche non abili di identificare correttamente o spiegare che cosa sta loro succedendo.

Secondo il Dipartimento della Giustizia, le tattiche mentali progettate per causare danni psicologici devono durare per mesi o anni prima che costituiscano tortura. Il male nascosto concorda con questa descrizione.

Quindi, tenere in mente che queste sono tattiche di guerra psicologica che sono state create per fare impazzire le vittime.

La totale distruzione della reputazione è una pratica standard. La mia ricerca mi porta anche a concludere che spesso queste persone si fanno passare per “cittadini preoccupati” che chiamano i funzionari locali per fare gravi reclami contenenti informazioni che mirano a distruggere la reputazione della vittima. Sono abbastanza certo che lo fanno.

Questo tipo di “servizio alla comunità” può essere molto dannoso, soprattutto quando le lamentele provengono da più fonti, apparentemente non collegate tra loro.

Stalking organizzato e controllo mentale – Programma di sensibilizzazione (PNL)

Alcune delle tattiche di sensibilizzazione utilizzate da questi gruppi di stalking organizzato sono attacchi borderline/subliminali progettati per creare artificialmente fobie.

Sono apparentemente basate sulla Programmazione Neuro-Linguistica (PNL). Si può pensare alla PNL come ad uno strumento molto potente che può essere utilizzato per produrre una rapida e profonda trasformazione. Le parti della PNL che i gruppi usano sono le ancore e gli inneschi (triggers) PNL.

L’obiettivo di questi programmi è quello di sensibilizzare la vittima al più elevato numero possibile di inneschi che evocano stati d’animo dannosi, emozioni di natura negativa eccetera, come per esempio degli oggetti, colori, movimenti e suoni. Una volta fatto ciò, un obiettivo può essere torturato a morte in pubblico e sotto agli occhi di tutti senza che nessuno se ne accorga. Questo può accadere con o senza la consapevolezza del bersaglio.

Come dimostrato, questo è qualcosa di brutalmente violento.

“C’è un protocollo di base con cui gli “stalkers” iniziano ma il TI contribuisce alla modifica”, afferma McKinney.

Afferma anche che si tratta di un programma di “condizionamento pavloviano” che viene usato per condizionare le vittime a “rispondere emotivamente a un particolare innesco“.

Queste emozioni negative vengono poi “inserite nel protocollo.”

“È un processo in corso”, dichiara McKinney. Moret concorda dicendo: “Si impegneranno nel molestare il bersaglio per un po’ per condizionarlo” e renderlo “confuso e spaventato.”

I guru nei gruppi di aiuto usano questi programmi per creare stati emotivi di tipo positivo e ancorarli ad un movimento, un suono o un oggetto.

Poi il suono, il movimento o un oggetto diventa l’innesco che richiamerà l’emozione. Anche se questo suona complesso è in realtà molto semplice nella pratica. Viene fatto creando uno stato emotivo desiderato, e poi, mentre la vittima si trova in quello stato, creare delle ancore, vale a dire, fare qualcosa ripetutamente.

Queste ancore possono trasferire poi in modo efficace lo stato emotivo a qualsiasi cosa venga fatta ripetutamente.

“Uno stimolo che è associato ad un innesco provoca uno stato fisiologico che viene chiamato con il nome di ancoraggio nella PNL“, affermano O’Connor e Seymour nel loro libro, “Introduzione alla PNL“.

Essi si chiedono, “Come vengono create le ancore?”

“In primo luogo attraverso la ripetizione… in secondo luogo, e molto più importante, gli ancoraggi possono essere impostati in una singola istanza se l’emozione è forte e il momento è giusto.”

Questo processo di creare ancore viene anche chiamato transfert emotivo.

Creiamo ancore (elementali, forme pensiero, nota mia) inconsapevolmente nel nostro ambiente tutto il tempo con le persone, la musica, i luoghi e gli oggetti. Questi gruppi di stalking organizzato sono ovviamente guidati da persone competenti nel campo delle scienze comportamentali. I gruppi di stalking organizzato vengono utilizzati per creare gli stati emotivi negativi nelle vittime, come la paura e l’ansia, e ancorarle a oggetti comuni.

Questa è la creazione artificiale e deliberata di una fobia!

O’Connor e Seymour dichiarano, “Uno stimolo esterno può innescare un potente stato negativo.”

“Questo è il regno delle fobie”, avvertono.

Quello che fanno è paragonabile all’usare della violenza per creare un infortunio e poi volutamente irritare e peggiorare la cosa.

“Gli obiettivi sono costantemente monitorati e se una vittima risponde emotivamente a un particolare innesco, il fatto verrà inserito nel protocollo”, dice McKinney.

Le organizzazioni note per aver studiato la PNL includono i servizi segreti militari, la CIA, l’FBI e altre agenzie statali investigative.

Secondo un articolo intitolato, Non-letalità, che venne pubblicato nel giugno del 1993 dalla Lobster Magazine, nei primi anni 1980, il Dr. John Alexander insegnò la PNL a ufficiali e membri dell’esecutivo come un “insieme di tecniche per modificare i modelli di comportamento”.

Alcuni dei riferimenti utilizzati in questo articolo sono citazioni del libro del Dr. Alexander, The Warrior’s Edge, scritto in collaborazione con Janet Morris, che, secondo l’articolo, era una studente del corso di Silva sul controllo mentale avanzato. Nel capitolo Struttura, fornirò la prova che il Dr. Alexander e Janet Morris contribuirono alla realizzazione di questo programma per conto di dei gruppi di esperti, come parte di un programma politico.

Nel loro libro, Dr. Alexander e Janet Morris scrivono che,

“Nel 1983, il gruppo di formazione PNL, insieme a John Alexander, si impegnava a insegnare queste techniche a diversi membri del Congresso, tra cui Al Gore e Tom Downey, sotto gli auspici del “Congressmen Clearing House on the Future”, un’attività venne istituita per fornire informazioni ai membri del congresso, se questi lo avrebbero richiesto.”

Poi continua affermando che,
“Un’organizzazione che ha giocato un ruolo importante nella diffusione delle competenze della PNL fu la INSCOM (Army Intelligence e Security Command). A differenza del resto dell’esercito degli Stati Uniti, l’INSCOM non fa differenza tra i ruoli di guerra e in tempo di pace.”

“L’ancoraggio”, affermano Morris e Alexander, “si basa sul presupposto neurofisiologico che i modelli di comportamento possono essere installati, quindi riattivati ogni volta che si verifica o viene creata una simile situazione. Sapendo questo, si può intenzionalmente installare gli ancoraggi per riportare il target a specifici stati emotivi. Il primo passo è creare lo stato emotivo desiderato nell’individuo.”

C’è stata una certa preoccupazione nel campo della salute mentale sul potenziale abuso della PNL.

Purtroppo, come altri strumenti, come le pistole, possono essere oggetti di abuso nelle mani sbagliate. Andreas e Faulkner avvertirono dei “possibili usi e abusi di questa tecnologia” nel loro libro, PNL: La nuova tecnologia di realizzazione (NLP: The New Technology of Achievement).

Scrissero, “Riconosciamo l’incredibile potenziale della PNL e consigliamo di usarla con cauzione…”

L’infliggere intenzionalmente dolore emotivo è un atto di violenza. L’uso della PNL in questo modo è simile a un attacco fisico come un punzone o a un calcio, solo che non lascia lesioni visibili.

Ecco un esempio di come i gruppi applichino la PNL per rendere la vittima consapevole di essere sottoposta allo stalking organizzato: Un mattino scendi dall’auto e un uomo cammina di fronte a te, ti fissa direttamente in modo ostile continuando a far scattare la penna biro. Ti senti un po’ a disagio e pensi: Davvero strano, che cosa avrà. Due ore più tardi stai uscendo da un centro commerciale in un giorno in cui non è particolarmente affollato. Mentre ti dirigi verso la tua auto una signora anziana ti si avvicina a piedi. Mentre sta per urtarti, ti fissa negli occhi con atteggiamento ostile, facendo scattare più volte la penna biro. Allora probabilmente pensi qualcosa come: “I due fatti non possono essere correlati, probabilmente si tratta solo di una coincidenza.

Mi hanno guardato tutti così male, facendo click con quelle penne…”

Più tardi nel pomeriggio stai tornando a casa, sei a un semaforo e con la coda dell’occhio vedi un passeggero sull’auto alla tua sinistra, senti un leggero rumore e guardi. Vedi un uomo che ti squadra con un ghigno sul viso e che tiene il braccio fuori dal finestrino facendo scattare ripetutamente una penna biro. Ora supponi che questo accada per un mese. Poi, pochi giorni dopo, sei sul marciapiede con un amico o un familiare e un uomo vi passa accanto, senza guardare nessuno dei due, ma fa scattare la penna biro un paio di volte. Cominci a sentirti ansioso e impaurito.

Talvolta non ci si accorge neppure di essere stati sensibilizzati. Uno dei motivi per cui le persone possono non rendersi conto di essere vittime, o non ricordano come è cominciato, è il fatto che questi gruppi di stalking organizzato incrementano le molestie lentamente e gradualmente nel tempo. Ma anche rendendosi conto che si tratta di un’aggressione, come parlarne con gli amici e i familiari?

Ecco quindi che cosa è avvenuto: gli urti, gli sguardi apertamente ostili e il ghigno malevolo hanno creato le emozioni negative e le hanno ancorate alla penna biro, che ora è diventata l’innesco. Questo è un esempio di programma di sensibilizzazione. Ora immaginate di essere sensibilizzati a più oggetti e suoni, ciascuno dei quali crea dolore ogni volta che lo si vede o lo si sente.

Le vittime di tutto il mondo potrebbero testimoniare quanto venga ottenuto con suoni, gesti, cellulari, portatili, penne, automobili, orologi, abiti, simboli, colori e altro ancora. Questo tipo di aggressione richiede però un certo mantenimento, in quanto perde potenza se non viene rinforzato. I gruppi di gang stalking perciò rinforzano le ancore e gli inneschi con un’aggressione lampo, di quando in quando.

L’esempio fatto è una tattica semplice che i gruppi possono usare per far sapere alla vittima di essere molestata in pubblico. Ma ci sono molti altri tipi di aggressioni in cui può essere usata la PNL. Ad esempio, se una persona di recente ha sofferto per un evento molto traumatizzante (magari facilitato da una componente della rete di stalking organizzato), ad esempio un incidente, la morte di un familiare o di un animale domestico, o un tipo di aggressione particolarmente brutale, coloro che la tengono sotto sorveglianza sanno che esiste un colore, un oggetto o un suono che è stato collegato – ancorato – a tale dolore intenso. Poco tempo dopo, la vittima diventa oggetto di stalking organizzato da parte di più persone che portano quell’oggetto, indossano quel colore o enunciano quella frase. Ciò riporta alla superficie tutto il dolore emotivo sofferto durante l’esperienza negativa. È facile immaginare il risultato quando ciò avviene più e più volte, ogni volta che si esce, o quando addirittura anche gli amici e i familiari iniziano a prendervi parte.

I gruppi di stalking organizzato scelgono un oggetto a cui la vittima è stata sensibilizzata e lo collegano a un altro oggetto. L’idea sembra essere di estendere il numero di oggetti associati a paura, ansia, ira o vergogna. Ad esempio, uno dei vicini ha fatto capire alla vittima che partecipa alle molestie. Quindi la vittima sa che quel vicino è coinvolto e che anche gli stalkers sanno che la vittima ne è al corrente. Tenteranno quindi di sensibilizzarla ad un altro stimolo come per esempio l’antifurto di un’auto.

Poiché la vittima li ha già associati con il dolore intenso, possono estendere le molestie a un suono, facendo scattare l’antifurto dell’auto in rapide sequenze, per un breve periodo di tempo, molte volte durante tutta la giornata. Dopo aver applicato questa tecnica per un paio di giorni e sensibilizzato la vittima a tale suono, possono ridurre l’uso di questa tattica specifica e impiegare solo suoni occasionali di mantenimento per infliggere dolore.

Perciò, invece di far scattare l’antifurto per dieci volte, si limitano a farlo per due o tre volte di seguito, il minimo necessario per segnalare l’aggressione. Anche se avviene solo un paio di volte di fila, la vittima sa perché lo fanno e avverte ira, paura, ansia o altre emozioni negative. Può anche sentirsi frustrata alla prospettiva di cercare di spiegare queste molestie ad un’altra persona.

Chiunque altro osservasse l’evento potrebbe ritenere un po’strano che qualcuno faccia scattare l’antifurto per alcune volte, ma probabilmente lo considererebbe un curioso incidente isolato. Non avendo avuto la stessa esperienza della vittima con quel suono, non essendo al corrente che si tratti di una piccola parte di un programma di molestie molto più vasto, sarebbe assai difficile spiegare loro che quei “bip” costituiscono un’aggressione.

Nella PNL, il processo di copia di uno stato emotivo da un innesco esistente a un nuovo innesco è chiamato catena di ancore (chaining). O’Connor e Seymour dichiarano: “Le ancore possono essere concatenate in modo che una conduca all’altra. Ciascuna ancora costituisce un anello della catena e innesca quella successiva, come un impulso elettrico fluisce da nervo a nervo nel corpo umano”.

Quando una persona è stata sensibilizzata a un colore o a un oggetto, l’articolo può diventare un simbolo di unità per il gruppo, proprio come un’uniforme. Ad esempio, dopo aver sensibilizzato la vittima al colore rosso venendo circondata in pubblico da persone che indossano indumenti rossi. Inoltre, si tratta di un’uniforme adattabile, in quanto può essere cambiata in meno di cinque minuti. Se la persona che si è resa conto di essere oggetto di gang stalking organizzato è stata sensibilizzata al rosso, gli organizzatori dei gruppi possono semplicemente farla aggredire da un’orda di individui vestiti di blu. Le molestie sono così concatenate al nuovo colore. Molto probabilmente, tali uniformi servono anche a favorire la coesione del gruppo e possono indurre sentimenti di potere tra gli esecutori dello stalking organizzato.

Fonte: The Hidden Evil – Mark Rich