Ecco un esempio di come i gruppi applichino la NLP per rendere la vittima consapevole di essere sottoposta allo stalking organizzato.
Un mattino scendi dall’auto e un uomo cammina di fronte a te, ti fissa direttamente in modo ostile continuando a far scattare la penna biro. Ti senti un po’ a disagio e pensi: “Davvero strano, che cosa avrà.
Due ore più tardi stai uscendo da un centro commerciale in un giorno in cui non è particolarmente affollato. Mentre ti dirigi verso la tua auto, una signora anziana ti si avvicina a piedi. Mentre sta per urtarti, ti fissa negli occhi con atteggiamento ostile, facendo scattare più volte la penna biro. Allora probabilmente pensi qualcosa come: “I due fatti non possono essere correlati, probabilmente si tratta solo di una coincidenza.
Ma mi hanno guardato tutti così male, martellando con quelle penne…”
Più tardi nel pomeriggio, stai tornando a casa. Sei a un semaforo e con la coda dell’occhio vedi un passeggero sull’auto alla tua sinistra. Senti un leggero rumore e guardi. Vedi un uomo che ti squadra con un ghigno sul viso. Tiene il braccio fuori dal finestrino e fa scattare ripetutamente una penna biro. Ora supponi che questo accada per un mese. Poi, pochi giorni dopo, sei sul marciapiede con un amico o un familiare. Un uomo vi passa accanto, senza guardare nessuno dei due, ma fa scattare la penna biro un paio di volte. Cominci a sentirti ansioso e impaurito.
Talvolta non ci si accorge neppure di essere stati sensibilizzati. Uno dei motivi per cui le persone possono non rendersi conto di essere vittime, o non ricordano come è cominciato, è il fatto che questi gruppi incrementano le molestie lentamente e gradualmente nel tempo. Ma anche rendendosi conto che si tratta di un’aggressione, come parlarne con amici e familiari?
Ecco quindi che cosa è avvenuto: gli urti, gli sguardi apertamente ostili, il ghigno malevolo hanno creato le emozioni negative e le hanno ancorate alla penna biro, che ora è diventata l’innesco. Questo è un esempio di programma di sensibilizzazione. Ora immaginate di essere sensibilizzati a più oggetti e suoni, ciascuno dei quali crea dolore ogni volta che lo si vede o lo si sente.
Le vittime di tutto il mondo potrebbero testimoniare quanto venga ottenuto con suoni, gesti, cellulari, portatili, penne, automobili, orologi, abiti, simboli, colori e altro ancora. Questo tipo di aggressione richiede però un certo mantenimento, in quanto perde potenza se non viene rinforzato. I gruppi perciò rinforzano le ancore e gli inneschi con un’aggressione lampo, di quando in quando.
L’esempio di cui sopra è una tattica semplice che i gruppi possono usare per far sapere alla vittima di essere molestata in pubblico. Ma ci sono molti altri tipi di aggressioni in cui può essere usata la NLP. Ad esempio, se una persona di recente ha sofferto per un evento molto traumatizzante (magari facilitato da una componente della rete), ad esempio un incidente, la morte di un familiare o di un animale domestico, o un tipo di aggressione particolarmente brutale, coloro che la tengono sotto sorveglianza sanno che esiste un colore, un oggetto o un suono che è stato collegato (ancorato) a tale dolore intenso. Poco tempo dopo, la vittima diventa oggetto di stalking da parte di più persone che portano quell’oggetto, indossano quel colore o enunciano quella frase. Ciò riporta alla superficie tutto il dolore emotivo sofferto durante l’esperienza negativa. È facile immaginare il risultato quando ciò avviene più e più volte, ogni volta che si esce, o quando addirittura anche amici e familiari iniziano a prendervi parte.
I gruppi scelgono un oggetto a cui la vittima è stata sensibilizzata e lo collegano a un altro oggetto. L’idea sembra essere estendere il numero di oggetti a cui sono associate paura, ansia, ira o vergogna. Ad esempio, uno dei vicini ha chiarito di partecipare alle molestie. Quindi la vittima sa che quel vicino è coinvolto e anche gli agenti sanno che la vittima è al corrente. Tenteranno quindi di sensibilizzarla con un altro stimolo, ad esempio l’antifurto di un’auto.
Poiché la vittima li ha già associati con il dolore intenso, possono estendere le molestie a un suono, facendo scattare l’antifurto dell’auto in rapide sequenze, per un breve periodo di tempo, molte volte durante tutta la giornata. Dopo aver applicato questa tecnica per un paio di giorni e sensibilizzato al vittima a tale suono, possono ridurre l’uso di questa tattica specifica e impiegare solo suoni occasionali di mantenimento per infliggere dolore.
Perciò, invece di far scattare l’antifurto per dieci volte, si limitano a farlo per due o tre volte di seguito, il minimo necessario per segnalare l’aggressione. Anche se avviene solo un paio di volte di fila, la vittima sa perché lo fanno e avverte ira, paura, ansia o altre emozioni negative. Può anche sentirsi frustrata alla prospettiva di cercare di spiegare queste molestie a un’altra persona.
Chiunque altro osservasse l’evento potrebbe ritenere un po’ strano che qualcuno faccia scattare l’antifurto per alcune volte, ma probabilmente lo considererebbe un curioso incidente isolato. Non avendo avuto la stessa esperienza della vittima con quel suono, non essendo al corrente che si tratti di una piccola parte di un programma di molestie molto più vasto, sarebbe assai difficile spiegare loro che quei “bip” costituiscono un’aggressione.
Nella NLP, il processo di copia di uno stato emotivo da un innesco esistente a un nuovo innesco è chiamato chaining (concatenazione). O’Connor e Seymour dichiarano: “Le ancore possono essere concatenate, in modo che una conduca all’altra. Ciascuna ancora costituisce un anello della catena e innesca quella successiva, come un impulso elettrico fluisce da nervo a nervo nel corpo umano”.
Quando una persona è stata sensibilizzata a un colore o a un oggetto, l’articolo può diventare un simbolo di unità per il gruppo, proprio come un’uniforme. Ad esempio, dopo aver sensibilizzato la vittima al colore rosso, viene circondata in pubblico da persone che indossano indumenti rossi. Inoltre, si tratta di un’uniforme adattabile, in quanto può essere cambiata in meno di cinque minuti. Se la persona che si è resa conto di essere oggetto di gang stalking è stata sensibilizzata al rosso, gli organizzatori dei gruppi possono semplicemente farla aggredire da un’orda di individui vestiti di blu. Le molestie sono così concatenate al nuovo colore. Molto probabilmente, tali uniformi servono anche a favorire la coesione del gruppo e possono indurre sentimenti di potere tra gli esecutori dello stalking.
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