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Psico-bombe e assassini programmati – Project: Soul Catcher

Ott04
on 4 Ottobre 2020 at 17:13
Posted In: Controllo mentale / Armi elettroniche

Project Soul Catcher - Robert Duncan

Psico-bombe

L’obiettivo è indurre malattie mentali o semplicemente spingere a comportamenti che ne imitano i sintomi.

Le psico-bombe possono essere mutate in candidati manciuriani o assassini programmati. L’ingegneria sociale ne può fare uso in molti modi per manipolare le leggi e i media. Quindi, ad esempio, se un ingegnere sociale volesse rendere illegali le armi, potrebbe innescare molte psico-bombe che fanno uso di armi da fuoco. L’opinione pubblica verrebbe terrorizzata dalle storie dei media e verrebbe indotta ad approvare leggi per criminalizzare le armi. Le psico-bombe che incutono terrore sono anche utili per fare in modo di convincere i cittadini a rinunciare ai propri diritti e alla propria privacy. Vengono spesso anche utilizzati per distrarre l’attenzione da fatti più pertinenti e importanti.

I gruppi della CIA e del Dipartimento della Difesa che programmano le persone per queste operazioni illegali clandestine spesso si definiscono satanisti. Ci sono molte ragioni per questo, oltre a una storia di copertura e a fare in modo di confondere l’obiettivo. La bibbia satanica parla di creare capri espiatori.

Chiunque scriva o parli di questi argomenti viene attaccato da psico-bombe che sono portate a credere che lo scrittore o l’oratore faccia parte della cospirazione ed che sia coinvolto nella loro tortura. Coloro che non parlano di queste atrocità e che dovrebbero esserne al corrente, sono i colpevoli.

La destabilizzazione della personalità usando questi metodi crea psico-bombe. Questi possono essere riconosciuti nelle persone che commettono massacri. Destabilizzare la personalità anni prima che un assassino programmato o una psico-bomba venga innescata, aiuta a creare il record storico da usare per la “plausibile negabilità”. Gli obiettivi delle reali missioni di simulazione operativa usando persone a caso vengono screditati nelle notizie come persone con una storia di instabilità che risale a decenni prima e che imitano le “malattie mentali”. È in parte vero che la persona è vittima di un “virus mentale” che causa o imita le malattie mentali in questi esperimenti, ma ciò che l’opinione pubblica non viene mai a sapere, è cosa la causa. Ci sono fattori ambientali e genetici che possono causare malattie. Naturalmente ci sono difetti mentali naturali derivanti da esperienze di vita, collegamenti fisici e squilibri chimici, ma quelli che fanno notizia sono quasi sempre legati agli hacker della mente. L’obiettivo della creazione di una psico-bomba è che quest’ultima uccida e distrugga il più possibile nella comunità e nell’ambiente circostante senza, all’apparenza, avere un vero obbiettivo. Soggettivamente, il soggetto pensa che questo sia l’unico modo per cambiare la situazione e per attirare l’attenzione dei media sul proprio messaggio. Questo è un metodo per creare terrorismo. Il terrorismo viene poi utilizzato per creare il cambiamento.

Le psico-bombe vengono usate di solito per causare caos e atti “casuali” di omicidi di massa. Ciò consente alla nazione dietro alla programmazione di non essere accusata di sponsorizzare il terrorismo, anche domestico, in modo da giustificare una maggiore “protezione” da parte del governo e la perdita delle libertà. Le persone non si oppongono perché pesano che la sicurezza sia più importante della libertà. Si tratta di un algoritmo fondamentale e istinto che spinge a protegge i propri figli e consente alle specie di sopravvivere. Questi algoritmi possono essere utilizzati anche per ottenere più potere e influenza.

Il depatterning viene usato per rimuovere ogni senso della vita e speranza. Ciò è necessario per le operazioni sotto falsa bandiera (false flag) e per creare un intenso ideale/motivo come viene fatto dai programmatori di attentatori suicidi usando la religione o il patriottismo estremo per convincerli. Si tratta di cancellare gli istinti di sopravvivenza.

Il Mind Hacking Strategy Group ha studiato come disinnescare una psico-bomba o almeno reindirizzarla verso i loro veri nemici. È pericoloso creare questi individui che stanno per esplodere, perché possono essere utilizzati da altre organizzazioni/governi e venire riprogrammati per un’altra missione.

Assassini programmati

Il concetto degli assassini programmati è stato reso popolare dal film e dal libro “The Manchurian Candidate”. L’idea di base è far avvicinare l’assassino programmato all’obbiettivo per poi attivarlo per commettere un omicidio. Uno di questi programmi della CIA si chiamava Artichoke. Il progetto Artichoke creò soggetti dell’età di circa 35 anni, socievoli e istruiti. L’obiettivo era far sì che i soggetti uccidessero un leader politico, incluso uno negli Stati Uniti, se non ne fossero stati identificati altri. Le dimensioni e la portata di questi fatti non sono mai state rivelate né i risultati di tali esperimenti.

Nessuno accetterebbe mai volontariamente di prostituirsi per un’agenzia che non li paga. La maggior parte delle persone non è in grado di uccidere, nemmeno per legittima difesa. La creazione di una doppia personalità patologica è uno degli obiettivi principali di questi programmi della CIA. Questo è il motivo per cui molte donne vengono usate per il condizionamento basato sul trauma e la creazione di personalità multiple. Le “femme fatales” sono più utili nell’industria delle spionaggio. Solo una piccola percentuale di coloro che vengono brutalizzati sviluppa personalità multiple e vengono ulteriormente programmati.

L’idea è di creare sociopatici che eseguono comandi ma che siano in grado di integrarsi nella maggior parte dei gruppi sociali con facilità usando il fascino e non richiedono alcun pagamento se non l’opportunità di eseguire gli ordini di qualcun altro o contro la propria volontà/conoscenza.

Come vengono creati gli assassini programmati? Lo stato cosciente è diviso e condizionato dalle emozioni. Durante uno stato alterato e tortuoso, forzano la visualizzazione degli eventi che i programmatori vogliono che vengano eseguiti. È la stessa cosa di come quando gli atleti visualizzano le loro abilità più e più volte prima di eseguirle effettivamente. Un assassino programmato è costretto a visualizzare ripetutamente l’assassinio dei propri obiettivi utilizzando diversi metodi che gli vengono insegnati durante la programmazione.

Gli agenti e gli assassini dormienti vengono chiamati tali perché rimangono in stasi, zombificazione o stato alterato, fino a quando vengono usati e attivati quando necessario. Le cellule dormienti terroristiche operano in modo simile, tranne per il fatto che si sono offerte volontarie per la loro missione. Il termine terrorista è solo una formalità. Molti soldati e assassini programmati creati dagli Stati Uniti vengono utilizzati in operazioni sotto falsa bandiera fatte passare per terrorismo dai media ma talvolta vanno contro coloro che li hanno creati. La serie di film e libri, Borne Identity, lo illustra da un punto di vista hollywoodiano.

La differenza tra psico-bombe e gli assassini programmati è semplicemente la selezione di particolari atti di distruzione o di persone da uccidere. L’esperienza soggettiva dell’assassino programmato può essere completamente diversa nel movente da quella prevista dai normali crimini passionali. Gli assassini di John Lennon e del presidente Ronald Reagan sono esempi di assassini programmati che non avevano una ragione comprensibile apparente per la loro azione violenta. Quindi li chiamiamo pazzi. Ci sono stati diversi tentativi falliti da parte della CIA in passato di creare uno psico-assassino ossessionato dall’amore delirante. Questi non fanno mai notizia. In effetti, questi tipi di assassini sembrano avere più successo nel portare a termine la loro missione rispetto all’illusione diretta indotta dall’odio artificiale. Inoltre, gli assassini che sono stati hackerati mentalmente con successo sembrano non essere consapevoli della tecnologia e di ciò che controlla i loro pensieri. I progetti di hacking mentale a cui viene detto usando la tecnologia “voice to skull (V2k)” che sono proprietà del governo non sembrano abbastanza idonei per venire innescati sebbene molti ne parlino. L’Oklahoma bomber potrebbe essere l’eccezione.

Gli assassini programmati vengono creati dal governo per un particolare obiettivo da uccidere sotto comando ipnotico e generalmente non si suppone che ricordino l’atto dopo averlo commesso per via dell’utilizzo di una tecnica per dividere le loro personalità e creare “alter” dissociati. Ciò consente loro di superare i test del poligrafo e simili.

Fonte: Psico-bombe e assassini programmati – Robert Duncan

└ Tags: Artichoke, Assassini programmati, Candidati maciuriani, CIA, MKULTRA, Project: Soul Catcher, Robert Duncan, stato, Stragi, terrorismo
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Mente alveare cibernetica e clonazione EEG – Robert Duncan

Lug27
on 27 Luglio 2020 at 11:33
Posted In: Controllo mentale / Armi elettroniche

The Matrix Deciphered - Robert Duncan

Per poter procedere nella nostra comprensione di una tecnologia così rivoluzionaria e del suo uso come arma, dobbiamo definire alcuni concetti e termini.

EEG sta per elettroencefalogramma. Si tratta di una rappresentazione grafica dell’attività elettrica del cervello. Tradizionalmente, gli elettroencefalogrammi vengono raccolti usando delle sonde posizionate sulla testa. Misurano minime differenze elettriche che vengono usate per rappresentative le attività cerebrali vicino alla sonda. Con questi sensori è possibile mappare le attività celebrali. Gli elettrocardiogrammi (EKG) funzionano esattamente allo stesso modo, e cioè misurando i segnali elettrici dal cuore. MEG, acronimo di Magneto-Encefalo-Grafia, funziona misurando i campi magnetici creati dai flussi di ioni nel cervello. Questi mezzi hanno diversi limiti in termini di misurazione e localizzazione dell’attività cerebrale. Un MRI funzionale è una tecnica di scansione attiva utilizzata per misurare l’attività cerebrale in tempo reale e determinarne la struttura. MRI sta per imaging a risonanza magnetica. Questa tecnologia usa la risonanza magnetica per creare “fotoni” che sono rappresentativi dei tipi di atomi e degli stati di legame in cui si trovano. Un’altra tecnologia gemella è la ESR, risonanza paramagnetica elettronica o risonanza di spin elettronico. Non ho visto nessun ospedale utilizzare questa tecnica per creare immagini usando la risonanza di spin degli elettroni. Le onde elettromagnetiche vengono create da una perturbazione di campi elettrici o magnetici che trasportano informazioni sugli stati del momento angolare. Esistono molte tecnologie di “imaging” del cervello, ma queste sono quelle tradizionali.

L’uso di sonde per ottenere informazioni sulle attività celebrali del cervello ha delle limitazioni oltre la semplice mancanza di mobilità per via dei fili collegati all’utente. Raccoglie informazioni sulle attività elettriche al meglio sulla superficie del cervello ma non in profondità, ecco perché è necessario collegare così tante sonde alla testa per ottenere un quadro più accurato delle attività cerebrali. Ho studiato la mente umana per buona parte della mia vita, dalla neuroscienza, alla modellistica cognitiva, all’intelligenza artificiale.

Ecco il segreto nr. 1 che è stato soppresso dalle forze dell’ignoranza nel governo. C’è un brevetto a cui continuerò a fare riferimento in questo libro per l’importanza che rappresenta. Nel 1974, Robert Malech, un dipendente della Dorn & Margolin Inc., un importante subappaltatore della difesa nel campo della progettazione radar ora di proprietà della EDO Corporation, un appaltatore della difesa elettronica, inventò un dispositivo radar abbastanza semplice in grado di leggere l’intera attività elettrica del cervello a grande distanza. Presenta i principali vantaggi della mancanza di fili e dell’analisi completa dell’attività elettrica del cervello (non solo dei punti sulla superficie del cranio). Scoprì e perfeziono un modo per utilizzare alcune semplici oscillazioni elettromagnetiche che variano da 100 Mhz a 40 Ghz per leggere le onde cerebrali “illuminando” il cervello e la sua conduttanza elettrica per poi leggere il segnale di ritorno. Il metodo di imaging osserva i cambiamenti di risonanze di frequenza, ampiezza e fase che rappresentano gli stati di depolarizzazione dei neuroni in tutto il cervello.

Segreto n. 2. Ma più profondamente, scoprì che avrebbe potuto influenzare le onde cerebrali se fosse stato programmato con precisione e fosse stato dotato di un segnale di allenamento di ritorno. Non aveva idea che in quel momento della storia avesse accidentalmente distrutto la democrazia come la conosciamo. I militari e i servizi segreti si impossessarono immediatamente del brevetto e nel giro di due anni fecero riprogrammare i loro satelliti di comunicazione/sorveglianza e i “phased arrays” terrestri con i nuovi concetti. Il rapido dispiegamento di questa tecnologia avvenne perché richiedeva solo modifiche al software nelle antenne e satelliti terrestri già esistenti per radar, imaging e comunicazioni. Da allora sono stati lanciati molti satelliti spia aggiuntivi per rafforzare il sistema. Così, nel 1976, nel bicentenario di questa grande nazione, nacque un sistema chiamato TAMI. TAMI è l’acronimo di “Thought Amplifier and Mind Interface“. Una più invasiva tecnologia del “Grande Fratello” naccue prima della previsione di George Orwell del 1984.

Segreto n. 3. Le tecniche RADAR stealth vennero osservate per la prima volta durante il bombardamento dell’ambasciata degli Stati Uniti a Mosca con le microonde da parte dei russi. Usando phased arrays ad alta potenza e energia diretta focalizzata proveniente da due fonti una accanto all’altra, si può creare un’onda “scalare” – o di interferenze distruttive nel punto di interesse – quasi irrilevabile. Con solo una piccola interazione energetica, i raggi interferenti rimbalzano con un forte rapporto segnale-rumore per essere nuovamente risolti al punto di intersezione. Ciò consente di eseguire qualsiasi tecnica di imaging da distanze estremamente grandi. In effetti, rende la distanza irrilevante per la funzione di rilevamento, che si tratti di imaging con RADAR, MRI o ESR.

Allo stesso tempo, i russi scoprirono e stavano sviluppando capacità simili. Ciò fece accelerare la corsa agli armamenti segreti che continua ancora oggi. La ricerca e le capacità hanno fatto molta strada negli ultimi 30 anni. Anche se non si avesse accesso diretto alla conoscenza delle capacità di sorveglianza, si potrebbe proiettare in 30 anni sapendo che gli sviluppi della tecnologia aumentano a un ritmo esponenziale. A quel tempo, i militari, dimostrarono la capacità di leggere targhe di automobili da immagini satellitari.

Al fine di creare una storia di copertura e di non attirare l’attenzione sui radar in grado di leggere la mente, l’intero campo dei fenomeni paranormali e della parapsicologia fu inventato in modo da ingannare le popolazioni civili su quello che stava accadendo. I russi iniziarono a bombardare l’ambasciata degli Stati Uniti a Mosca con le microonde alla fine degli anni 60, e poi con i 7 trasmettitori Wood Pecker che entrarono in funzione nel 1976 che puntavano verso gli Stati Uniti.

Sfortunatamente, a causa della natura di questa nuova arma, sono necessarie molte menti umane per creare il database di dati specifici sulle attività cerebrali necessari per aumentarne l’efficacia su una popolazione sempre più vasta. Vengono denominate “Operazioni di catalogazione e clonazione”. In questo contesto, la clonazione non si riferisce alla clonazione umana, ma alla clonazione EEG. Molti hanno frainteso questo fatto che poi fu reso popolare dalla serie TV “X-Files”. Queste operazioni di clonazione sono ciò che affligge il genere umano al giorno d’oggi poiché ogni paese aspira ad avere quest’arma che necessità la tortura e l’uccisione di molte persone della propria popolazione per poterla sviluppare.

Clonare l’EEG significa copiare le onde cerebrali di qualcuno su un’altra persona. La scoperta fatta da Robert Malech consente di farlo in modalità senza fili in qualsiasi parte del mondo. Emerse una nuova divisione militare chiamata, “The Psychic Warfare Unit”, inizialmente di stanza al Pentagono ma poi spostata nelle unità di operazioni psicologiche, guerra elettronica e guerra informativa. Inizialmente questo fu un grande strumento di raccolta di informazioni. Spiare psichicamente nella mente delle persone fu un’impresa incredibile.

Non uso spesso il termine clonazione EEG (ELETTROENCEFALOGRAMMA) perché si riferisce solo al caso specifico di osservazione di una mente bersaglio. Questo è solo un aspetto della tecnologia. Malech scoprì di potere influenzare le onde cerebrali con la stessa facilità con cui le leggeva. Quindi, all’estremo opposto, un guerriero psichico può clonare l’EEG (le sue onde cerebrali) su un bersaglio. Questo viene simboleggiato nel film “The Matrix” in cui gli agenti prendono il controllo del corpo di dei cittadini mentre inseguono gli eroi. La terminologia corretta per descrivere ogni cosa tra i due estremi è EEG Heterodyning. Heterodyning è un termine ingegneristico che significa mescolare i segnali. Quindi la clonazione EEG è solo un caso speciale di EEG Heterodyning.

La mente alveare cibernetica EEG è un altro termine usato per definire EEG Heterodyning per esperimenti non a scopo bellico. Si tratta di collettivi di persone che condividono un insieme comune di onde cerebrali. Si riferiscono scherzosamente al processo di forzare qualcuno in un collettivo come “Borging”, un riferimento alla malvagia civiltà cyborg di Star Trek. Stanno studiando sia gli effetti a lungo termine dell’essere in questo tipo di configurazione mentale collettiva sia come usarla per controllare, spiare, disabilitare o uccidere un bersaglio. Stanno anche studiando la comunicazione e l’organizzazione senza l’uso di gadget per lo spionaggio di alcun tipo per missioni sincronizzate.

Il campo emergente della fisica che si interseca con la psicologia si chiama “psicofisica”. Le dinamiche della mente sono ben descritte dal riduzionismo delle neuroscienze. Le reti neurali artificiali esistono da oltre mezzo secolo. Ma la nuova sfida è quella di mappare esattamente le esperienze soggettive della coscienza tramite la fisica dell’elaborazione dei segnali informativi delle intelligenze organiche tra cui la biochimica e l’elettromagnetica. La parola “psicofisica” ha connotazioni aggiuntive che sono abbastanza appropriate nel modo in cui questo campo si è evoluto nei laboratori segreti di tutto il mondo. Gli strumenti degli psicofisici vengono chiamati psicotronici.

Fonte: Mente alveare cibernetica e clonazione EEG – Robert Duncan

└ Tags: clonazione EEG, Controllo mentale, EEG, EEG Heterodyning, Malech, Mente alveare cibernetica, Monitoraggio neurale remoto, Robert Duncan, The Matrix Deciphered
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La lobby del cancro – La mafia sanitaria – Milly Schär-Manzoli

Lug24
on 24 Luglio 2020 at 20:02
Posted In: Salute / Prevenzione / Protezione

La mafia sanitaria - Milly Schär-Manzoli

Coloranti per penne a sfera come antitumorali

Nel mese di luglio 1981 Sheri Back, una bambina di otto anni ammalata di cancro, moriva al Methodist Hospital di Peoria (Illinois, USA). Ad ucciderla non era stato il tumore, ma le terapie praticatele dai medici per vincere il tumore. La bambina morì infatti per insufficienza cardiaca causata dal Mitoxantrone, un farmaco chimico sperimentale ricavato dal colorante contenuto nell’inchiostro delle penne a sfera! Sheri non era l’unica vittima: come lei, migliaia di pazienti di tutte le età, ammalati di cancro, sono deceduti per essere stati “curati” con Mitoxandrone, che ha loro provocato (a parte le intossicazioni e tutti gli effetti nocivi immaginabili) insufficienza cardiaca.

Il fatto è noto grazie a un’inchiesta che, qualche mese dopo, aveva effettuato il “Washington Post”, raccogliendo le testimonianze di oltre seicento persone fra medici, pazienti, personale paramedico, ricercatori e scienziati di fama, riuscendo a provare 620 decessi di cancerosi dovuti a terapie d'”avanguardia”.

Il Mitoxandrone non era il solo farmaco in causa. Come risulta dai documenti pubblici dei vari enti federali statunitensi preposti al settore cancro, circa 150 farmaci sperimentali sono stati somministrati a parecchie migliaia di ammalati di cancro a scopo di “trattamento medico” nel corso degli anni settanta e inizio ottanta, ottenendo come risultato un gran numero di decessi e, nel migliore dei casi, l’induzione di terribili sofferenze e dolori indicibili provocati dalle sostanze tossiche introdotte nell’organismo per lo più sotto forma di iniezioni, ma anche come capsule, pastiglie, gocce, ecc.

Tutto l’affare si è svolto sotto l’egida e il patrocinio del National Cancer Institute (Istituto Nazionale del Cancro) di Bethesda, che voleva provare su pazienti farmaci sperimentali già lungamente testati sugli animali e che avevano dato sugli animali i soliti “incoraggianti” risultati.

Molti di questi composti sono inclusi (e lo erano anche all’epoca dei fatti) negli elenchi delle sostanze chimiche industriali ad altissimo livello di tossicità: fra essi vi erano anche diserbanti, insetticidi e coloranti mortali per l’uomo. Tutto questo prova una volta di più il fallimento scientifico degli esperimenti sugli animali. I farmaci sono stati prescritti non soltanto dal National Cancer Institute (che li fece adottare dai diversi centri antitumorali degli USA), ma anche in altri paesi.

Fra i farmaci accusati di aver ucciso un gran numero di pazienti, erano (oltre al Mitoxandrone), ilMeccnu, il Methyl-gag, il Piperazinedione, il B-TGDR, l’Esametilene melamina (HMN), il pentametilene melamina, l’AMSA, l’F3 TDR, la Neocarcinostatina, ecc.

Questo è accaduto nel 1981. Dodici anni dopo, nel 1993, la rivista medica americana “The Medical Letter” riportava i nomi di alcuni farmaci sperimentali prescritti a pazienti contro il cancro. Vi erano anche due di quei farmaci: il Methyl-gag e l’AMSA. Evidentemente, dopo le prove su animali, oltre dodici anni di sperimentazioni su pazienti, scandali e decessi, non sono ancora sufficienti per provare i danni!

“The Medical Letter” riporta anche alcuni effetti tossici di questi due farmaci: depressione midollare, ulcerazioni gastrointestinali, confusione mentale, neuropatie, vertigini, ecc. per il Methyl-gag; depressione midollare, danno epatico, convulsioni, scompenso cardiaco, disfunzione renale, ecc. per l’AMSA, ma non dice che questi farmaci “sperimentali” (che, come tali, si suppone siano nuovissimi) erano già prescritti negli anni settanta e sono stati oggetto di un grosso scandalo nel 1981.

Nel 1982, i responsabili del National Cancer Institute ammettevano di aver autorizzato “cure sperimentali per il cancro che erano risultate più mortali delle malattie in questione“. Fu ammesso trattarsi di “decine di migliaia” di pazienti, fra cui numerosi bambini, affetti da malattie tumorali. Un vero e proprio genocidio consumato in nome della scienza e della ricerca medica. Le dichiarazioni che furono rilasciate dai responsabili, quando i fatti vennero alla luce, erano agghiaccianti: fu tranquillamente ammesso che i farmaci in questione derivavano da erbicidi, tinture, insetticidi, ecc., e che avevano causato morti ben più dolorose di quanto non avrebbe fatto la malattia. Fu inoltre dichiarato che molte vite si sarebbero potute salvare, se si fossero impiegati metodi terapeutici diversi.

Molti pazienti, prima di morire, avevano contratto insufficienze epatiche, collassi renali e cardiaci, malattie delle vie respiratorie, avevano avuto il midollo osseo distrutto, danni al cervello, paralisi; altri avevano contratto infarti od erano entrati in coma. Per di più queste terapie stimolavano la formazione di nuovi tumori e incentivavano quelli esistenti.
Il fatto fu paragonato a una “donazione alla scienza di corpi ancora vivi”, con l’unico appunto che non si trattava di “scienza” ma di faccende da codice penale, come la truffa e l’omicidio. C’è da chiedersi quale valore certi medici curanti attribuiscono al Giuramento di Ippocrate, da loro pronunciato prima di intraprendere la carriera.

Mentre i pazienti morivano fra sofferenze inimmaginabili, il National Cancer Institute continuava a emettere note enfatiche nella valutazione delle “capacità terapeutiche” dei diversi farmaci contro il cancro, inducendo così i pazienti e le loro famiglie ad avere fiducia e a farne uso. Eppure molti di questi farmaci non erano neppure approvati dalla permissiva FDA (Food and Drug Administration), organo preposto a concedere autorizzazioni in materia. Ma in questi casi nulla può fermare la marcia nefasta: le sperimentazioni sono continuate senza che dal Congresso americano, dalla professione medica o dalla comunità scientifica fossero emanate norme proibitive e tanto meno restrittive o regolamentatrici. Ben inteso: l’assassinio non si regolamenta, lo si vieta, ma nessuno dice nulla e la storia continua ancor oggi, come lo prova la citata “The Medical Letter”.

Un responsabile dell’istituto Nazionale americano del Cancro si era giustificato con queste parole: “La teoria è che al mondo ci deve essere un ingrediente chimico che curi il cancro. Abbiamo deciso che il solo modo di scoprirlo è quello di pompare milioni di quei prodotti nelle vene umane.” Ulteriore e cinica prova di come la sperimentazione su animali sia una truffa colossale e di come i tanto conclamati “successi” non siano che strategie pubblicitarie per dare soldi a una fabbrica che produce strumenti di morte.

Il giornale dell’Associazione Medica Americana (“American Medicai Association Journal”) aveva fatto altre rivelazioni sconvolgenti, con riferimento non a farmaci sperimentali ma ad altri chemioterapici regolarmente in commercio: certi antitumorali si erano rivelati cancerogeni perfino per le dita delle infermiere che li somministravano ai pazienti. L’effetto cancerogeno si manifestava anche impiegando dei guanti! Si può intuire cosa succede al paziente, costretto ad ingerire o a farsi iniettare simili sostanze.

Il fatto è stato denunciato anche dal medico tedesco Dr. H. G. Eberhardt, che cita fatti tanto colossali da risultare incredibili per chi non conosce la truffa che si cela dietro il cosiddetto “male del secolo”: uno degli esempi più impressionanti è fornito dai citostatici, farmaci usati nella terapia antitumorale per inibire la proliferazione cellulare, quindi per bloccare l’avanzata del tumore. Invece i citostatici sono dotati di un potere cancerogeno così forte, che perfino il personale paramedico corre il rischio di contrarre il cancro. Gli effetti cancerogeni dei citostatici (oltre a quelli teratogeni e mutageni) sono riconosciuti dalla letteratura medica ormai da molto tempo, tanto che il direttore dell’istituto tedesco di Tossicologia e Chemioterapia del Centro per le Ricerche sul Cancro di Heidelberg consigliava di fare attenzione affinché “Gocce di questi preparati non venissero sparse nell’aria”. E quelle sparse nel corpo dei pazienti?

Il fatto è che molti pazienti muoiono dopo cure di chemioterapici, non soltanto a causa dei nuovi cancri iatrogeni, ma anche per gli innumerevoli e gravi effetti collaterali fra cui vi è la soppressione del sistema immunitario.

Nel 1986 alcuni ricercatori dell’istituto Pasteur (Parigi), che lavoravano nei laboratori di ingegneria genetica, contrassero il cancro. Fu nel corso di manipolazioni di prodotti chimici con lo scopo di indagare il loro potenziale cancerogeno.

Nel mese di agosto 1993 veniva denunciato un altro fatto assurdo: in tre ospedali di Roma erano stati somministrati farmaci scaduti ad ammalati di cancro, quasi a titolo sperimentale. I due farmaci in questione sono il Proleukin e l’Eprex. Circostanza curiosa, riportata dalla stampa: il Ministero della Sanità aveva ordinato il ritiro dei farmaci, ma non diede alcuna spiegazione sul perché le confezioni scadute, provviste della proroga ministeriale, continuassero ad essere usate!

Nel 1982, quando fu scoperto l’affare degli erbicidi e delle tinture miracolosamente trasformati in chemioterapici, fu svelato anche un altro scandalo, che era la conseguenza del primo, relativo a fatti che si riferivano sempre all’istituto Nazionale Americano del Cancro. Il direttore era finito sotto inchiesta per aver concesso a un ricercatore della Harward Medical School un’ulteriore sovvenzione di un milione di dollari, nonostante fosse a conoscenza che questo ricercatore falsificava le sue relazioni sui presunti progressi fatti dagli ammalati di cancro sottoposti a trattamenti sperimentali senza neppure essere informati, e senza aver informato neppure i loro parenti. Il direttore del “Cancer National Institute” aveva inoltre temporaneamente tenuto nascosto il fatto che alcuni antitumorali a base di nitrosuree (sostanze chimiche che danneggiano il sistema ematopoietico causando anemia aplastica mortale, ecc.) avevano causato a quattro pazienti un blocco renale mortale.

In un articolo apparso su una pubblicazione tedesca, il Dr. Hans A. Nieper denuncia casi analoghi, precisando che le statistiche concernenti le presunte guarigioni dei malati di cancro sottoposti a chemioterapia vengono falsificate col consenso delle autorità competenti, e questo in diverse parti del mondo, con lo scopo di simulare successi inesistenti e ottenere maggiori finanziamenti.

Statistiche truccate

Nel 1975 il cancerologo americano Dr. Hardin B. Jones esibiva al Congresso di Cancerologia che si teneva all’università di Barkeley (California) una documentazione bomba: era il risultato di una ricerca statistica durata 23 anni e appena conclusa. Il Dr. Jones aveva ampiamente provato che gli ammalati di cancro che avevano rifiutato di sottoporsi alle terapie ufficiali (chemioterapia e irradiazioni) erano sopravvissuti in media per dodici anni e mezzo, mentre quelli che si erano affidati ai farmaci derivanti dalla sperimentazione animale erano morti in media in soli tre anni. Per di più il Dr. Jones aveva denunciato l’esistenza di statistiche truccate da parte del potere chimico-medico favorevole alla vivisezione: un vero establishment del cancro che lavorava in sordina per simulare successi mai ottenuti e garantirsi così la fiducia e i finanziamenti del pubblico.

Le rivelazioni del Dr. Jones scatenarono l’adozione dei mezzi abituali in questi casi: censura dei dati, persecuzioni e calunnie nei confronti del relatore. I partecipanti al congresso, tutti medici e ricercatori di fama, avevano accolto freddamente la statistica e fra tutti i rappresentanti della stampa che erano presenti, soltanto un giornalista ebbe il coraggio di riferire quanto il Dr. Jones aveva affermato e provato. La statistica restò sconosciuta in Europa per alcuni anni, finché fu ripresa da qualche pubblicazione tedesca, fra cui quella che citiamo nelle note.

Fra le tante assurdità riguardanti il cancro, sarà bene ricordare il seguente fatto paradossale: nel 1926 il Premio Nobel per la medicina fu attribuito al ricercatore danese J. A. Grib Fibiger, che aveva scoperto la “spinoptera carcinoma”, cioè il bacillo che – secondo lui e alcuni creduloni – avrebbe provocato il cancro. Senonché la “spinoptera carcinoma” non è mai esistita, salvo forse che nell’immaginazione troppo vivace di qualche ricercatore.

È con questi sistemi che si coltivano le vane speranze dei pazienti e si vendono illusioni destinate a rimanere tali. Il “big business” del cancro è un affare molto redditizio e c’è chi sa tenerlo in auge con qualsiasi mezzo e a qualunque costo.

All’epoca del Dr. Jones”, la più influente rivista medica inglese (”The Lancet”), pubblicava un’altra statistica effettuata durante un periodo di 3 anni (1970-1973) nella regione inglese di Oxford, su un campione di 188 pazienti affetti da cancro inoperabile al polmone. Il campione era stato diviso in tre gruppi, dei quali il primo non ricevette trattamenti, il secondo fu trattato con procabarzina e il terzo con chemioterapia intensiva. Gli appartenenti al primo gruppo, cioè i pazienti affetti da cancro al polmone e in stadio avanzato della malattia che non ricevettero alcun trattamento, vissero più a lungo degli altri. Ecco le cifre:

  • I gruppo – nessun trattamento: sopravvivenza media di 220 giorni;
  • II gruppo – procarbazina: sopravvivenza media di 190 giorni;
  • III gruppo – chemioterapia intensiva: sopravvivenza media di 75 giorni.

“The Lancet” non ci dice quanto sarebbero vissuti i pazienti cancerosi se avessero ricevuto un trattamento fitoterapeutico o comunque di medicina naturale. Forse sarebbero guariti, ma sarebbe troppo pretendere che una rivista medica ufficiale lo metta per iscritto.

Del resto, quello che sconcerta è che al momento di scegliere, di optare cioè per l’una o per l’altra terapia, la maggior parte dei pazienti non ci pensa due volte e si affida alle terapie ufficiali. È certamente la conseguenza della disinformazione e delle false informazioni diffuse dagli interessati.

Intanto le collette per raccogliere fondi da destinare alla ricerca contro il cancro si susseguono una dopo l’altra e la gente fa a gara a chi versa di più. Dove vanno a finire questi soldi? La maggior parte serve per acquistare animali da laboratorio, ai quali saranno indotti cancri artificiali che non hanno niente a che vedere con quelli umani; poi per acquistare apparecchi di contenzione, cioè costose apparecchiature che servono per fissare l’animale nella posizione voluta; per pagare équipes di ricercatori, assistenti, laboranti, laborantine e guardiani da laboratorio, e soprattutto per scoprire nuovi farmaci e nuove terapie che non risolveranno mai il problema del cancro, anzi, che faranno fare alla ricerca molti passi indietro. Ma tutto questo non è visibile né intuibile per la gran massa della gente, che continua a pagare mettendosi in pace la coscienza e garantendo la continuità di questa truffa colossale. Del resto, quando si pensa che buona parte della ricerca è organizzata dalle ditte farmaceutiche, che rappresentano la prima potenza industriale nel mondo dopo quella del petrolio, ci si può rendere conto di come risponda più a criteri commerciali che a necessità sanitarie.

La mafia sanitaria – Milly Schär-Manzoli

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I virus non esistono – Il dottor Lanka espone la “frode virale”

Apr28
on 28 Aprile 2020 at 3:09
Posted In: Salute / Prevenzione / Protezione

Il Dr. Stefan Lanka, virologo e biologo molecolare, conosciuto internazionalmente come “negazionista HIV” e oppositore dell’ingegneria genetica, mise in dubbio l’esistenza del virus HIV già dal 1994. Inoltre, durante gli scorsi anni, è arrivato a una conclusione: neanche un virus (di quelli rilevanti nella medicina) è mai stato isolato e non esiste nessuna prova della loro esistenza. Di fatto, il Dr. Lanka, affermò già tre anni fa in una leggendaria intervista (l’intervista Zenger) che: “Per molto tempo ho studiato virologia per essere assolutamente sicuro che non esistesse qualcosa come l’HIV. Ed è stato facile per me esserne sicuro perché mi resi conto che l’intero gruppo di virus a cui si dice appartenga l’HIV, i retrovirus (così come altri virus che si ritiene siano molto pericolosi), in realtà non esistono affatto”. Visto che ricercando ed esaminando a fondo la letteratura sugli “altri virus” non fu in grado di trovare un documento che potesse fornire delle prove, incoraggiò la gente di non credergli ma di chiedere direttamente alle istituzioni e alle autorità “competenti”. E questo è proprio quello che successe. Le conseguenze furono rivelatrici. Nel 2001 il libro in lingua tedesca “Impfen – Völkermord im dritten Jahrtausend?” (Vaccinazione – genocidio nel terzo millennio?) di Stefan Lanka e Karl Krafeld venne pubblicato in cui si afferma che non esiste ancora alcuna prova dell’esistenza dei virus.

Il movimento ha un sito web: www.klein-klein-aktion.de dove ho trovato il seguente testo:
“Per un anno abbiamo chiesto alle autorità, ai politici e agli istituti medici di fornirci le evidenze scientifiche che provano l’esistenza di questi virus che si dice causino le malattie e che perciò richiedono immunizzazione. Dopo un anno non abbiamo ricevuto neanche una risposta che fornisce un evidenza concreta che provi l’esistenza dei cosiddetti “virus da vaccini”. La conclusione è in evitabile, i nostri bambini vengono ancora vaccinati basandosi sugli standard scientifici del 18° e 19° secolo. Nel 19° secolo Robert Koch chiese, nei suoi postulati generalmente accettati, prove dell’esistenza dei virus in modo da dimostrare che le malattie possono essere infettive; ai tempi di Koch questa prova non poteva essere fornita direttamente mediante la visualizzazione e la caratterizzazione dei virus, poiché all’epoca non era disponibile una tecnologia adeguata. I metodi usati dalla moderna medicina sono profondamente cambiati nel corso degli ultimi 60 anni, in particolare l’invenzione del microscopio elettronico. C’è da chiedersi se questi “virus” da cui veniamo “immunizzati” siano mai stati riesaminati usando questa tecnologia?!”

Abbiamo mostrato diverse immagini con spiegazioni al dottor Lanka che in teoria mostravano e descrivevano i virus (caratterizzare) e i suoi commenti a riguardo sono i seguenti:
Quello che tutte queste foto hanno in comune è che non possono rappresentare un virus visto che non forniscono le pubblicazioni originali che descrivono come e che cosa è stato isolato dal virus. Tali pubblicazioni originali non sono citate da nessuna parte. In effetti, in tutta la letteratura scientifica, non esiste nemmeno una pubblicazione in cui per i “virus” teorizzati dalla “medicina” si rivendichi persino la realizzazione del primo postulato di Koch. Ciò significa che non esiste alcuna prova che i virus che si suppone causino malattie negli esseri umani siano mai stati isolati. Tuttavia, questo è esattamente ciò che sostengono pubblicamente. Ora, per quanto riguarda le foto inviate:

I virus non esistono HIV EBOLA influenza epatite b herpes

  1. Molte delle foto sono colorate, questo prova che sono state modificate, visto che con il microscopio elettronico sono sempre in bianco e nero.
  2. Le immagini dei cosiddetti virus HIV, del morbillo (Masern) e del vaiolo (Pocken) mostrano chiaramente, come le descrizioni delle immagini indicano già in parte, che si tratta di cellule in cui si presume possano essere trovati dei virus. Pertanto, nulla è stato isolato. Le foto mostrano in realtà tipiche cellule e particelle endogene. Queste strutture sono ben note e servono per il trasporto intra e intercellulare. A differenza dei virus dello stesso tipo – che hanno sempre le stesse dimensioni e la stessa forma (consistenza) -, differiscono per dimensione e forma (consistenza) e quindi non possono essere isolati.
  3. Nel caso dei virus dell’influenza, herpes, vaccinia, poliomielite, adeno e ebola, ogni foto mostra solo una singola particella; nessuno afferma che siano particelle isolate, per non parlare di particelle che sono state isolate dagli umani. Queste particelle sono in parte le particelle cellulari menzionate sopra (n. 2) con i rispettivi tipici manufatti: strutture che si accumulano dopo il fissaggio e l’essiccazione inappropriati delle sonde, mentre vengono preparati per il microscopio elettronico.
  4. I virus “isolati” polio sono particelle artificiali, generate dall’aspirazione di una massa indifferente attraverso un filtro molto fine sotto vuoto. La sua struttura (nessuna struttura caratteristica) differisce nettamente da quella dei “virus” nelle cellule. Qui l’informazione essenziale è che una caratterizzazione biochimica di quei virus “isolati”, che affermano falsamente che siano stati isolati, non è mai stata pubblicata da nessuna parte e nessuno ha nemmeno rivendicato una tale caratterizzazione.
  5. La foto dei “virus” dell’epatite B non mostra strutture isolate ma un agglutinato. Questo è il termine scientifico/medico per descrivere le proteine del sangue che sono raggruppate insieme, come è tipico per la coagulazione. Tipicamente, quindi, si accumulano strutture rotonde e cristalline, a seconda delle condizioni del campione di sangue.

In conclusione, bisogna dire che queste “foto” rappresentano un tentativo di frode commesso dai ricercatori e gli scienziati coinvolti, visto che affermano che le strutture mostrate siano dei virus o addirittura virus isolati. Quanti giornalisti e scrittori sono consapevolmente coinvolti in questa truffa e quanti per ignoranza e negligenza, non lo so.

Qualsiasi persona che inizi ad esaminare la letteratura medica si imbatterà presto in affermazioni e riferimenti che non adempiono il postulato di Koch (vedi Großgebauer: Eine kurze Geschichte der Mikroben, 1997 [“una piccola storia dei microbi”]). Come e il perché questi autori abbiano trascurato questo fatto, rimane un mistero.

Potrebbe essere che il termine “Contagium” = “Gift” (veleno/tossina) = “Virus” del 18° e 19° secolo sia stato applicato nel 20° secolo ai componenti cellulari che sono stati chiamati “virus” da quando è stato introdotto il microscopio elettronico nel 1931? E che per nasconderlo, le “malattie che causano virus” sono state spesso descritte ma mai isolate? E poi sono stati usati come spiegazione apparentemente logica per gli avvelenamenti e effetti avversi causati della vaccinazione, come Luhmann (1995) scrive sul sintomatico dell’epatite B, che è stato osservato per la prima volta nel 1985 in seguito a vaccinazioni contro il vaiolo e nel 1938 in seguito alle vaccinazioni contro il morbillo? Le immagini nei libri di testo mostrano solo strutture all’interno delle cellule e nulla che assomigli a qualcosa di omogeneo e quindi di “isolato”. La caratterizzazione biochimica, che è cruciale, manca completamente.

Robert Koch e i colleghi, il professor Rush, il professor Max von Pettenkofer e il professor Virchow dimostrarono, ad esempio, con esperimenti e osservando le teorie di Henle-Koch riguardo alla trasmissione dei batteri, il presunto “contagio vivum”, che non era possibile causare la stessa malattia. Quindi Robert Koch modifico il 3° postulato del suo insegnante, l’anatomista tedesco Henle, nella forma in cui sarebbe bastato causare un sintomo simile per validare l’ipotesi dei batteri infettivi. (Vedi Großgebauer: Eine kurze Geschichte der Mikroben).

Fonte: La frode virale: i virus non esistono – Stefan Lanka

└ Tags: AIDS, batteri, caratterizzazione, Corona virus, Dr. Lanka, epatite B, frode, HIV, Infezione, isolato, malattie infettive, medica, Polio, scientifica, truffa, Virus
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Organized Gang Stalking and the 5G Invisible Prison – Eric Karlstrom

Mar25
on 25 Marzo 2020 at 13:14
Posted In: English

└ Tags: 5G, electronic harassment, Eric Karlstrom, gang stalking, mind control, organized stalking, Psychological Operations, torture
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